6_Miracolo

titolo: 6_Miracolo

anno: 2015

tecnica: installazione ambientale

dimensioni: site specific

breve descrizione: Il paradiso non esiste se non come spazio da costruire. La sua esistenza diventa, dunque, lo spazio dell’agire, e l’opera stessa sacrifica l’immagine per divenire pratica. In questo 6_Miracolo rappresenta un punto di svolta netto nella narrazione di Sette Stagioni dello Spirito. L’apertura, il 17 ottobre di un portone crivellato di colpi d’arma da fuoco, come accesso ad un ipotetico paradiso è stato l’inizio di una performance collettiva fatta di azioni semplici, quotidiane, eppure, stavolta, investite di un significato simbolico che poi, per osmosi, torna alla quotidianità, dal paradiso alle case conservando quella carica positiva e alta. Prendersi cura di un luogo, curarlo come fosse un malato, pulirlo, estrarre i proiettili dai muri come fossero frecce nella pelle di un grande animale ferito, chiudere con le proprie mani le crepe che dimostrano la fragilità degli involucri che abitiamo, primo fra tutti il nostro corpo, diventa un allenamento, un esercizio (spirituale?) per rileggere il presente di ogni giorno in una prospettiva larga, una prospettiva verticale.



@: Via delle Zite 40, Napoli

a cura di: Eugenio Viola

organizzato e promosso da: Fondazione Morra
con il sostegno di: Galleria Lia Rumma

in collaborazione con: Regione Campania, Comune di Napoli, Municipalità 2 del Comune di Napoli, Vicariato alla Cultura della Curia di Napoli, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Napoli e Provincia, Accademia di Belle Arti di Napoli, Madre Museum, Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, Autorità Portuale di Napoli

Ottobre 2015

title: 6_Miracle

year: 2015

technique: environmental installation

dimensions: site specific

brief description: Heaven does not exist if it is not a place to build everyday. His existence itself becomes the space of doing, and the artwork sacrifices the image to become practice. In this sense 6_Miracle, represents a change in the narrative of Seven Seasons of the Spirit. The opening, on October the 17th of a door riddled by firearm shots as the access of an hypothetical heaven have been the beginning of a collective performance made by simple daily actions. These actions in the space get a symbolic charge and then when they come back to the daily life, to the houses, they keep that high and positive charge.

Taking care of a place, healing it as if it was a sick person, cleaning it, taking the bullets out of the walls like they were arrows in the body of a wounded animal, closing with one’s own hands the cracks that reveals the fragility of the shells that we live, becomes a training, a (spiritual?) exercise to read the everyday present in a larger perspective, a vertical perspective.




@: Via delle Zite 40, Napoli

curated by : Eugenio Viola

promoted and organized by: Fondazione Morra

with the support of: Galleria Lia Rumma

in collaboration with: Regione Campania, Comune di Napoli, Municipalità 2 del Comune di Napoli, Vicariato alla Cultura della Curia di Napoli, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per Napoli e Provincia, Accademia di Belle Arti di Napoli, Madre Museum, Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli, Autorità Portuale di Napoli

October 2015